SUORE

CHI SIAMO

A Montegrotto nella Parrocchia di S. Pietro Apostolo è presente uno sparuto gruppo di suore. Per la precisione una piccola comunità, attualmente quattro suore, di Piccole Figlie di S. Giuseppe.

“Era il 1° maggio 1888 quando Don Baldo aprì in Ronco all’Adige VR, la pia Opera Ospedale – Ricovero «Casa Ippolita» per dare accoglienza ad anziani ed ammalati.
L’ispirazione nasce in una notte d’inverno fredda e piovosa in cui Don Baldo, parroco di Ronco all’Adige,, chiamato al letto di un vecchio morente per amministrare i Sacramenti, viene a trovarsi di fronte a una situazione di estrema indigenza: una casa in rovina, dal tetto di paglia sovrastante il pagliericcio su cui giace l’ammalato cadono goccioloni di pioggia, e si è costretti ad aprire l’ombrello per dare riparo.
Per Don Baldo è urgente provvedere; il povero, l’ammalato, lo sfruttato, l’emarginato, l’analfabeta dovranno trovare cuori che li amano e li comprendono.

Agli inizi di “Casa Ippolita” entrarono, come infermiere volontarie, alcune giovani di Ronco mosse dall’ideale di carità del loro Parroco e, dopo aver affrontato numerose difficoltà, il 21 novembre 1894 Don Baldo accolse la Professione Religiosa di tre giovani, tra cui Clementina Forante – Madre Ippolita,  sarà la prima Superiora Generale. Ebbe  inizio l’Istituto delle Piccole Figlie di San Giuseppe. 

Alle figlie spirituali Don Baldo comunica quanto egli stesso aveva appreso e vissuto alla scuola di San Giuseppe custode dei misteri divini: lo spirito di preghiera, di dedizione, di gratuità, di povertà, di gioia nel dovere, di carità scambievole. Egli  raccoglie nel nome “Piccole Figlie” la fisionomia spirituale della Congregazione che richiama la vita umile, nascosta, laboriosa della Casa di Nazareth e impegna ogni suora a conseguire le virtù dell’uomo giusto nella fiduciosa e pronta obbedienza alla volontà del Padre e nell’amore al silenzio che si fa umile contemplazione dei misteri divini.
Dall’assistenza ai malati e ai poveri presso l’ospedale e a domicilio, l’attenzione ed il servizio delle prime suore si allarga al mondo dell’educazione, della pastorale parrocchiale, delle scuole di lavoro femminili. “ (cfr .Storia della Congregazione).

“In mezzo a tutte le grandezze del mondo, nulla è così grande come la vostra vocazione ad essere le spose di Gesù.” ( Beato  Don G. Baldo)

“ Le suore costituiscono una delle più grandi ricchezze della Chiesa, la quale ha bisogno della loro immagine, del loro esempio. Immagine sostenuta dalla consapevolezza di appartenere totalmente a DIO in Gesù Cristo. Sposo della Chiesa e Redentore del mondo Egli imprime la propria immagine nei loro cuori, nei loro pensieri, nelle loro parole, nelle loro azioni (cfr Giovanni Paolo II 02/02/1987) . Questa immagine amorosa di Cristo la Piccola Figlia la realizza e l’approfondisce ogni giorno di più grazie alla vita di preghiera personale, comunitaria e liturgica propria della sua famiglia religiosa, e grazie alla comunione fraterna, radicata e fondata sull’amore, immagine eloquente di una universale riconciliazione in Cristo. “ ( La piccola figlia…Mons. R. Zera).

“Abscondita cum Christo in Deo – nascosta con Cristo in Dio”  (Motto della P.F.S.G.)

San Giuseppe, Testimone dei due Testamenti,
ombra vivente dei misteri adorabili della Redenzione,
Sposo di Maria sempre vergine, Padre putativo del Verbo fatto carne,
Patrono della Chiesa, delle famiglie, dei lavoratori, della società,

 grande avvocato in cielo, ottienici da Dio misericordia e perdono.
Assistici nell’ora della nostra morte. 

Fa’ che attendendo con generoso impegno
Alla nostra missione nella Chiesa,  imitando le tue virtù qui in terra,
possiamo venire a farti corona in Cielo. Amen.         

(Beato Don G. Baldo)

COSA FACCIAMO

“Fate quello che potete… poi confidate nell’aiuto di Dio” (Beato Don G. Baldo)

Da alcuni anni la comunità presente in parrocchia non segue più la Scuola dell’Infanzia, se non in modo marginale. Allora molti fedeli si chiedono : – Cosa fanno tutto il giorno le suore? Mah!

“Ciascuna vive secondo la grazia ricevuta ponendola a disposizione, con spirito di pace, che è accoglienza, servizio , amore. Dal momento che a “ciascuna è data una manifestazione particolare dello Spirito per l’utilità comune” (1 Cor 12,7),  la Piccola Figlia vive e offre la pace, frammento di una comunità nuova radicata in Cristo.
Vivere nella medesima casa implica accoglienza reciproca. Accoglienza cristiana, religiosa ma anche umana per cui i loro volti si incontrano, si osservano, si conoscono. E come la Chiesa è la comunità di coloro che si vedono reciprocamente nella luce di Cristo, le Piccole Figlie di S. Giuseppe si vedono, l’un l’altra, nel carisma del Beato Giuseppe Baldo. Per questo non  solo i momenti di preghiera e di apostolato, ma anche tutto ciò che costituisce ricreazione dello spirito, è incontro di comunione che favorisce l’unione fraterna e il riconoscersi nella luce della loro origine.  
Le Piccole Figlie di S. Giuseppe chiamate a seguire Cristo più da vicino, si propongono quale modello di vita cristiana e si donano nell’azione apostolica per aiutare i fratelli. ( La piccola figlia…Mons. R. Zera)”.

Ecco il compito delle suore presenti in parrocchia: testimonianza e servizio.
Testimonianza credibile di amore al loro Signore, testimonianza di comunione reciproca e di comunione con i sacerdoti, testimonianza di accoglienza verso tutti coloro che incontrano.
Servizio umile in casa, servizio decoroso nella liturgia, servizio  sollecito di accompagnamento  nella catechesi, servizio riservato nel ministero della consolazione. E qualsiasi altro servizio che si presenti necessario e adeguato alle loro capacità e alle loro possibilità.

“Qualunque cosa facciate, fatela di cuore come per il Signore e non per gli uomini… Servite a Cristo Signore. ( Col 3,23-24)

“Bisogna essere prima conca per raccogliere e poi canale per diffondere. (Beato Don G. Baldo)

Congregazione della Piccole Figlie di San Giuseppe