La Comunità parrocchiale è soggetto unitario della pastorale, che si esprime attraverso la presenza e l’attività dei due organismi di comunione: il Consiglio Pastorale e il Consiglio per la Gestione Economica. I due organismi sono distinti – ciascuno infatti persegue il proprio specifico fine – ma complementari nell’individuare e nel realizzare il bene della Comunità stessa.
Il CPP dura in carica 5 anni. Il Consiglio Pastorale Parrocchiale, attraverso il “discernimento comunitario”, svolge il suo compito di “consigliare” la comunità e chi la presiede (parroco). Il Consiglio Pastorale non è primariamente un organismo di formazione, né di spiritualità, né di studio, ma il luogo dove si tracciano e poi si coordinano e si verificano le linee guida di tutta la vita della comunità parrocchiale nei suoi diversi ambiti: la catechesi, la liturgia, la carità.
Lo stesso opera grazie anche ai diversi strumenti diocesani di lavoro che di anno in anno vengono proposti. È l’espressione della Comunità parrocchiale che vive e cammina insieme. È segno di comunione e collaborazione tra sacerdoti e laici e dei laici tra di loro.
- Ha carattere consultivo: è chiamato a porsi in ascolto del Signore che guida la sua Chiesa, a leggere i segni dei tempi alla luce della fede.
- Ha carattere rappresentativo: esso esprime l’intera Comunità parrocchiale. Ciascun membro, anche rappresentante di particolari realtà ecclesiali, è chiamato a guardare alla vita della comunità nel suo insieme; così ogni soggetto particolare diventa un dono per l’edificazione dell’unica Comunità.
- È il punto di raccordo tra tutte le realtà presenti in parrocchia: per affrontare problemi di fondo che superano la competenza e la possibilità di un singolo gruppo o di un singolo settore; per concordare il programma e il calendario delle attività.
L’importanza alla partecipazione al consiglio pastorale è dovuta dal fatto che tutta l’attività pastorale non poteva più essere centrata solo sul parroco, ma chiedeva collaborazione tra comunità e assunzione di responsabilità da parte dei laici. Questo ci ha “piacevolmente costretto” a lavorare insieme e ha messo in circolo le risorse presenti. Essere consiglieri pastorali è prima di tutto accogliere un invito a servire la propria comunità a crescere nell’impegno e nella fraternità. È importante che il Consiglio Pastorale abbia cura nella comunicazione della fede nella comunità cristiana e che mantenga vivo il rapporto tra tutte le realtà e gruppi presenti in parrocchia.
COMPONENTI:
- BICCIATO don Roberto (Presidente)
- GOTTARDO Mauro (Vicepresidente)
- BARATTIN Paolo Diacono (rapp. Caritas)
- TOSATO Stefano (rapp. Catechisti)
- CURZIO Federico (rapp. CPGE)
- PINAMONTI Gianni (rapp. Patronato)
- INCANNOVA Andrea (rapp. Animatori)
- BERTIN don Sebastiano
- ZECCHINATO suor Carla
- VERRI Stefano
- BRUSAMENTO Fabiano
- PISTORE Angela
- BORDIN Barbara
- MUNARO Nicola
- QUINTAVALLE Graziano
- SAMBUGARO Annalisa
- VALANDRO Cristina
- RONZONI Erica
- BAU’ Chiara
- MISSAGLIA Silvia
- CORSO Daniele
- MARCHETTI Filippo
CONSIGLIO PARROCCHIALE PER LA GESTIONE ECONOMICA (CPGE)
Dura in carica 5 anni e i candidati vengono designati, mediante votazione, dal CPP.Il CPGE, presieduto dal parroco, è l’organismo di comunione a cui compete l’amministrazione di tutti i beni economici, patrimoniali e strutturali della comunità cristiana, in quanto sono espressione della sua storia e strumento per la sua azione pastorale. Come tutti gli altri organismi di comunione della Comunità cristiana, ha carattere consultivo. Questa qualifica, lungi dal ridurne il significato e la funzione dei consiglieri chiama ciascuno «non solamente a esprimere un parere tecnico, ma anche a condividere la responsabilità dell’intera vita della parrocchia mediante una corretta e proficua gestione dei suoi beni».
- È corresponsabile della gestione economica e strutturale della Comunità.
- Tiene in ordine la contabilità, ordinaria e straordinaria della parrocchia, garantendo la correttezza della parrocchia stessa davanti alla normativa civile;
- È l’unico organismo in parrocchia deputato ad amministrare tutti i beni e le attività economiche della parrocchia. Al CPGE deve fare riferimento ogni realtà e ogni iniziativa che, nell’ambito della parrocchia, comportino attività economiche (ad esempio: scuola d’infanzia, centro parrocchiale, strutture sportive, sagra e feste varie…);
- Cura con particolare attenzione tutto ciò che riguarda la messa in sicurezza delle strutture e delle attività della parrocchia;
- Deve fare particolare attenzione agli impegni economico-finanziari che la Comunità si accolla, evitando un indebitamento eccessivo per il presente e per il futuro.
Le scelte economiche straordinarie, come anche il bilancio ordinario della parrocchia, devono essere sempre presentate e approvate dal Consiglio Pastorale Parrocchiale.
COMPONENTI :
- PURATO Roberta
- BORDIN Alessandra
- TRESCATO Gisella
- DALLA LIBERA Tommaso
- CURZIO Federico